STUDIO MEDICO  DEI
SPECIALISTI IN OTORINOLARINGOIATRIA
Disturbi dell'Udito
ACUFENI
L'acufene è la sensazione di avvertire un suono che non è prodotto da una stimolazione sonora che proviene dall'esterno, non da fonti esterne come avviene per i rumori della strada o la musica di un pianoforte: il fenomeno è intrinseco dentro di noi, nel nostro corpo, nella nostra testa o nel nostro orecchio.
 
Di per sè l'acufene non costituisce una malattia ma è un sintomo che può essere così fastidioso da influire sulla qualità della vita del soggetto. Tuttavia spesso l'a. è un segnale di una patologia che sta insidiando la nostra salute o di una malattia che si sta manifestando, quasi come un segnale di allarme, come un grido di sofferenza dentro di noi.
 
L'a. può avere diverse tonalità, talvolta acuta, percepita come un fischio o un sibilo, oppure tonalità grave o mista simile al rumore di una cascata oppure ad un rombo. I pazienti descrivono in modo semplice il disturbo che avvertono, paragonandolo di volta in volta con suoni o rumori già noti: come al rumore del mare dentro una conchiglia, il rumore della lavatrice, a un campanellino, al fischio del treno, al sibilo del vento o il rumore della pioggia, al rubinetto rimasto aperto. L'a. normalmente viene percepito durante la notte, durante il silenzio notturno o prima di addormentarsi ma in molti casi è presente anche di giorno, incessantemente.
 
Talvolta ha carattere pulsante come il battito cardiaco, come il martello di un fabbro, come la pala di un ventilatore. L'A. può essere continuo o intermittente, di intensità costante o variabile e può interessare uno o entrambi gli orecchi. Si definisce "acufenometria" la determinazione strumentale dei caratteri dell'A.: un esame e complesso che viene effettuato dall'audiometrista in cabina silente. Questo esame consente di valutarne l'intensità, di definirlo nelle sue caratteristiche, consentendo talvolta ipotesi diagnostiche sull'origine del fenomeno. Si riconoscono due tipi di acufeni: soggettivo e obiettivo. L'A. soggettivo viene anche definito "intrinseco" in quanto percepito solo dal soggetto: È sempre legato ad alterazioni dell'apparato uditivo o dell'apparato neurosensoriale, ma il meccanismo di produzione spesso non è identificabile. Comunque spesso è associato ad ipoacusia.
 
Si riconoscono due principali categorie di cause: cause otogene ovvero legate a malattie primitive dell'orecchio e delle vie uditive, ed extraotogene in quanto dovute a malattie sistemiche o a fattori che interessano l'orecchio solo secondariamente.
(V. Tabella in allegato: ACUFENI: le cause più comuni.)
 
L'A. obiettivo è anche detto "estrinseco" e può essere percepito anche dall'esterno: la sua origine è quasi sempre posta in strutture vicine all'orecchio. In base alla sua origine si possono riconoscere almeno quattro gruppi di cause possibili: -in relazione a disturbi della funzione della tuba di Eustachio, tubariti, rinootiti, fenomeni catarrali del naso o dei seni paranasali, processi morbosi della faringe, ecc -spasmi muscolari dei muscoli faringei e parafaringei, o addirittura a spasmi dei muscoli dell'orecchio medio quali lo stapedio e il tensore del timpano. - cause riferibili all'articolazione temporo mandibolare, malocclusione dentaria, artrite ecc. - aneurismi, patologie dei grossi vasi del collo o intra cranici, della carotide o delle giugulari, fistole artero-venose. tumori vascolari quali i paragangliomi, ecc. (Vedi Tabella PDF: ACUFENI: le cause più comuni.)
 
La diagnosi richiede un’accurata anamnesi, un attento esame obiettivo, esami strumentali, indagini diagnostiche: spesso si rendono necessari esami radiologici. Se le problematiche che emergono non sembrano essere di sola pertinenza otorinolaringoiatrica è opportuno un consulto con altri specialisti quali, ad esempio, il neurologo, il cardiologo, o l'internista o lo psicologo, o altri specialisti:  questo confronto può rendere più agevole la diagnosi consentendo di indirizzare meglio un programma di trattamento. Non esiste un’unica  terapia specifica per tali disturbi: nei casi in cui è possibile identificarne una causa si propone ovviamente la relativa terapia medica o chirurgica che mira a correggere le alterazioni responsabili dell'A.
 
Quando gli a. diventano molesti riescono a disturbare il sonno, creano difficoltà alla concentrazione e a studiare, depressione, stress, in questi casi è necessario proporre al paziente cicli di trattamenti identificabili e noti come TRT (Tinnitus Retraining Therapy) Che prevedono una fauna fase di counseling (consigli, suggerimenti) tecniche arricchimento sonoro (v. Sound Therapy) su tecniche di rilassamento basate sulla consapevolezza avvalendosi dello studio del respiro e della meditazione (v. Mindfullness Therapy)
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Acufeni: le cause piĆ¹ comuni
Sound Therapy
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